ENERGIA IDROELETTRICA

La centrale idroelettrica ha lo scopo di ottenere la produzione di energia elettrica da masse di acqua in movimento. L'energia prodotta dalle centrali idroelettriche è da classificarsi a tutti gli effetti come energia rinnovabile in quanto l'acqua può essere riutilizzata infinite volte per lo stesso scopo.

Le centrali idroelettriche possono essere classificate in:

  1. Centrali ad acqua fluente
  2. Centrali a bacino
  3. Centrali con impianti ad accumulazione

Centrali ad acqua fluente

L'acqua viene convogliata in una condotta forzata da li poi viene immessa nelle turbine che ruotano grazie alla spinta dell'acqua, ognuna di essa è accoppiata a un alternatore che trasforma il movimento di rotazione in energia elettrica. La velocità impressa dall'acqua alle turbine viene generata attraverso una differenza di quota, detta "salto", che si traduce in pressione idrodinamica alla quota in cui sono posizionate le turbine.

Centrale Taccani - Trezzo D'Adda

Schema centrale ad acqua fluente

Centrali a bacino

A differenza delle "centrali ad acqua fluente" viene creato un lago artificiale per mezzo dello sbarramento di una gola fluviale con una diga, da cui poi partono le condotte che portano l’acqua alle turbine.

Centrali con impianti ad accumulazione

A differenza delle "centrali a bacino" sono dotate di un bacino di raccolta anche a valle: l'acqua che ha generato energia elettrica durante il giorno passando nelle turbine può essere riportata dal bacino di valle al bacino di monte durante le ore di minor richiesta di energia (ad esempio di notte), mediante pompaggio, utilizzando per questa operazione l'energia elettrica in eccesso prodotta dalle centrali di tipo "sempre acceso" e non diversamente accumulabile. In altre parole il bacino di monte viene "ricaricato" durante la notte e le masse d'acqua riportate a monte possono quindi essere riutilizzate nelle ore di maggiore richiesta energetica.

Vantaggi e svantaggi delle centrali idroelettriche

Le centrali idroelettriche possono essere attivate e disattivate in pochi minuti con l'immediata apertura delle saracinesche idrauliche, dando quindi la possibilità di coprire facilmente gli improvvisi picchi di richiesta che si possono verificare. Al contrario, gran parte delle centrali termoelettriche e nucleari hanno tempi di attivazione più lunghi, necessari per il riscaldamento dell'acqua e sono pertanto una tipologia di impianti di tipo "sempre acceso" .

Un problema connesso alle centrali idroelettriche è il progressivo interramento in cui inevitabilmente vanno incontro, nel tempo, i bacini di accumulo. Per evitare ciò, questi devono essere periodicamente dragati.

Problemi ambientali possono essere costituiti dal fatto che gli sbarramenti (dighe) bloccano il trasporto solido dei fiumi (sabbie e ghiaie) alterando l'equilibrio tra l'apporto solido e l'attività erosiva nel corso d'acqua a valle fino al mare dove, per il diminuito o nullo apporto solido si assiste al fenomeno dell'erosione delle coste. Grandi bacini idroelettrici inoltre possono in alcuni casi avere impatti ambientali e socio-economici di diversa entità o gravità sulle zone circostanti (modifica del paesaggio e distruzione di habitat naturali, spostamenti di popolazione, perdita di aree agricole, ecc.) e lo studio di fattibilità deve essere particolarmente accurato soprattutto per quanto concerne l'analisi puntuale della geologia dei versanti e delle "spalle" su cui si attesterà la diga non tralasciando alcun particolare. Solo così si potranno evitare tragedie quali quella che nell'autunno del 1963 sconvolse la valle del Vajont (cancellando la cittadina di Longarone e di altri due centri del fondovalle con 1970 vittime).

http://it.wikipedia.org/wiki/Centrale_idroelettrica

Un video su Explora-Rai scorrendo la barra del menù alla ricerca di: Piccolo idroelettrico cresce

Altri approfondimenti : Energia idroelettrica dal sito www.eniscuola.net

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